(ANSA) – ROMA, 23 DIC – Il Digital Services Act presentato
dalla Commissione Ue la settimana scorsa, che prevede di dare
più responsabilità ai big tecnologici per il controllo delle
loro piattaforme, “è un regolamento importante da esaminare e
mettere a punto. Quali sono le responsabilità per le
piattaforme? Qual è il contratto che vogliamo avere? Dove c’è
bisogno di processi chiari, di maggiore trasparenza? Pensare a
queste questioni e affrontarle è uno sforzo proficuo”. Lo
afferma il Ceo di Google, Sundar Pichai, in un’intervista al
Financial Times.
Parlando del Gdpr, il regolamento europeo sulla protezione
dei dati entrato in vigore nel maggio 2018, che ha avuto
l’effetto di favorire le aziende con la maggiore quantità di
dati accumulati sui propri utenti come Google, “è la
dimostrazione che per molte di queste cose le risposte sono
sfumate, e la regolamentazione può sbagliare”, dichiara Pichai.
In merito all’idea lanciata dall’Ue di promuovere la
concorrenza imponendo alle aziende come Google di condividere
alcuni dei loro dati con i concorrenti, “queste saranno le
domande difficili con cui dovranno confrontarsi. I governi
devono riflettere su questi importanti principi”, dice Pichai,
che mette in guardia: “A volte possiamo progettare ecosistemi
molto aperti, e possono avere implicazioni sulla sicurezza”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it