(ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 22 SET – Durante il recente
viaggio “nel cuore dell’Europa ho pensato spesso ai padri
dell’Unione europea, come l’hanno pensata, non come un’agenzia
per distribuire le colonizzazioni ideologiche alla moda”. Lo ha
detto Papa Francesco nell’udienza generale ripercorrendo la
visita apostolica a Budapest e in Slovacchia. In Europa “la
presenza di Dio viene annacquata, lo vediamo tutti i giorni, nel
consumismo e nei ‘vapori’ di un pensiero unico, cosa strana ma
reale, frutto del miscuglio di vecchie e nuove ideologie. E
questo ci allontana dalla familiarità con Dio. Anche in tale
contesto, la risposta che risana viene dalla preghiera, dalla
testimonianza, dall’amore umile, l’amore umile che serve, il
cristiano è per servire”. “È quello che ho visto – ha proseguito
Papa Francesco – nell’incontro con il popolo santo di Dio: un
popolo fedele, che ha sofferto la persecuzione ateista. L’ho
visto anche nei volti dei nostri fratelli e sorelle ebrei, con i
quali abbiamo ricordato la Shoah. Perché non c’è preghiera senza
memoria”.
Infine il Pontefice ha sottolineato che le radici cristiane
dell’Europa “sono sempre vive, piene della linfa vitale che è lo
Spirito Santo, e che come tali devono essere custodite: non come
reperti da museo, non ideologizzate e strumentalizzate per
interessi di prestigio e di potere, per consolidare un’identità
chiusa. No. Questo vorrebbe dire tradirle e sterilizzarle”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it