La revisione delle aliquote di
rendimento per i dipendenti pubblici iscritti alle casse dei
sanitari, degli enti locali, degli insegnanti e degli ufficiali
giudiziari potrebbe ridurre la quota retributiva fino a 15mila
euro l’anno per un dirigente che ha solo cinque anni versati con
il retributivo. E’ quanto emerge da uno studio della Uil sulla revisione
delle aliquote di rendimento previsto dalla manovra di Bilancio
che le calcola tutte allo stesso modo eliminando il vantaggio
per il primo anno di contribuzione previsto dalla legge del
1965. Secondo lo studio un dirigente con cinque anni di contributi
nel sistema retributivo (quindi versati entro il 1995) avrebbe
avuto 30.422 euro di pensione e ne avrà con le nuove norme
14.900, perdendo 15.522 euro. Lo stesso dirigente con 14 anni di
contributi versati avrebbe maturato con le vecchie regole 40.533 euro di pensione a fronte dei 39.732 attuali perdendone
quindi circa 802. La perdita si riduce all’aumentare degli anni
di contributi. Per un medico con 5 anni di contributi versati nel
retributivo la pensione maturata con le vecchie regole sarebbe
stata di 24.272 euro e cala con la nuova normativa a 11.889 euro
con una riduzione di 12.383 euro. Lo stesso medico con 14 anni
di anzianità nel retributivo avrebbe avuto una pensione maturata
con questa quota di 32.338 euro e avrà invece una pensione di
31.699 euro e una riduzione di 639 euro.
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Fonte Ansa.it