(ANSA) – ROMA, 10 APR – Un giovane italiano su 4 tra i 15 e i
29 anni (poco meno del 25%) è a rischio povertà: è quanto emerge
dalle ultime statistiche dell’Ue aggiornate al 2021.
In Ue la percentuale si riduce al 20% circa.
La percentuale Ue per l’intera popolazione è al 17% mentre
l’Italia è al 20%. Sono i dati che emergono dalle ultime
rilevazioni dell’Eurostat che pongono il Belpaese al quinto
posto della classifica (partendo dal basso) dei paesi dove la
vita dei giovani è più ‘dura’.
Nel 2021 il tasso di rischio di povertà nell’ Ue – spiega
Eurostat – è stato più elevato per i giovani di età compresa tra
i 15 e i 29 anni rispetto alla popolazione totale (20,1%
rispetto al 16,8%; una differenza di 3,3 punti percentuali).
Sempre nell’Ue nel 2021 il tasso di grave deprivazione
materiale e sociale tra i giovani (sempre di età compresa tra i
15 e i 29 anni) è stato del 6,1%, mentre il tasso di
deprivazione materiale e sociale tra la popolazione totale
(tutte le persone che vivono in famiglia) è leggermente più
elevato, pari al 6,3%.
Per ‘deprivazione’ si intende non avere la capacità di far
fronte a spese impreviste o di permettersi di pagare una
settimana di ferie fuori casa. Ma anche la capacità di far
fronte agli arretrati (su mutuo o affitto, bollette). Eurostat
valuta anche la capacità di permettersi un pasto a base di
carne, pollo, pesce o vegetariano equivalente a giorni alterni o
di mantenere la casa in modo adeguato. Avere a disposizione
un’auto per uso personale. (ANSA).
Fonte Ansa.it