(ANSA) – LOS ANGELES, 04 MAR – Mentre il comitato della ‘Walk
of fame’ decideva sulla sua candidatura, Giancarlo Giannini una
stella se l’è fatta da solo. “L’ho scolpita sul vialetto
d’accesso a casa. Ho pensato: vada come vada, questa non me la
leva nessuno”, sorride. Ogni anno vengono scelti circa 30
artisti nel mondo a cui dedicare una nuova mattonella nel
marciapiede più famoso di Hollywood. L’attore e doppiatore
italiano ha aspettato tre anni che venisse approvato il suo nome
e poi altri due perché venisse fissata la cerimonia, rimandata
per la pandemia. “Finalmente ci siamo – dice emozionato
all’Hotel Beverly Hilton di Los Angeles – per me è un grande
onore e lo devo tutto a Lina Wertmüller: non sarei qui se non
avessi avuto lei a valorizzarmi. Venivamo qui con le pizze dei
film sottobraccio per farle vedere a un produttore locale. Era
un genio, purtroppo poco apprezzata in Italia”.
La stella di granito rosso dedicata all’interprete di Pasqualino
sette bellezze o dei più recenti Casino Royale e Quantum of
Solace della saga 007, è quasi pronta. Verrà posata il 6 marzo
alle 11.30 (20.30 ora italiana) a pochi passi dal mitico
incrocio tra Hollywood Boulevard e Vine street, dove all’inizio
del ‘900 aprirono i primi Studios. Sarà vicina a quella di Gina
Lollobrigida: “Non aver lavorato con lei è uno dei miei
rimpianti. Moltissimi anni fa, mi propose di fare insieme una
commedia a Broadway, ma poi non se ne fece nulla”.
Giannini aveva commentato l’onorificenza dicendo: “A Hollywood
mi danno la stella, a Venezia non mi hanno dato neanche un gatto
nero”. Ci ride sopra, ma conferma: “Sono stato candidato
all’Oscar, ho vinto a Cannes, tanti Donatello e Nastri d’argento
ma mai un Leone. In genere, si dice: ‘danno premi a cani e
porci’..evidentemente non è così!”
Giannini ha ritirato intanto il premio alla carriera del Filming
Italy Los Angeles, il festival creato dalla produttrice Tiziana
Rocca per promuovere opere e artisti italiani all’estero,
realizzato con l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.
(ANSA).
Fonte Ansa.it