(ANSA) – MILANO, 05 AGO – Il gruppo Unipol ha chiuso il primo
semestre dell’anno con un utile di 684 milioni di euro, in
crescita rispetto ai 652 milioni del 2021, grazie ai 318 milioni
di euro derivanti dalla contabilizzazione di Bper, che ha
beneficiato delle
partite contabili straordinarie legate all’acquisizione di
Carige. L’utile normalizzato sarebbe stato di 405 milioni, in
miglioramento dai 386 milioni dello scorso anno.
I premi salgono dell’1,2% a 6,6 miliardi mentre il solvency
ratio consolidato si attesta al 201%, in calo rispetto al 216%
del primo semestre 2021. La raccolta ha beneficiato della
crescita del 5,8% dei premi nel danni, saliti a 4,2 miliardi di
euro, di cui 2,2 miliardi nel non auto, a fronte del calo del
5,7% di quelli nel vita, scesi a 2,5 miliardi.
Il combined ratio al netto riassicurazione, indicatore che
misura la redditività della gestione tecnica, peggiora dal 92,6%
al 94,1% risentendo della “ripresa della frequenza dei sinistri
nel ramo R.C. auto”, che nel 2021 “aveva ancora beneficiato
delle restrizioni imposte alla circolazione delle persone”
legate al Covid.
Il cda della controllata UnipolRec ha accettato l’offerta
presentata da Amco per vendita del portafoglio di 2,6 miliardi
di euro di npl ad un prezzo di 307 milioni, con un impatto
negativo di circa 21 milioni, al netto degli effetti fiscali. La
gestione interna degli npl, ricorda Unipol, ha permesso di
generare flussi di cassa per 780 milioni, a fronte di esborsi
per acquisizione dei crediti di 650 milioni, con una generazione
di cassa complessiva di 130 milioni. La vendita riflette la non
strategicità del business per il gruppo. (ANSA).
Fonte Ansa.it