L’accordo politico preliminare
sull’Ai Act, nel trilogo a Bruxelles, è “un passo significativo
per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nella Ue ed in
Italia”. Lo affermano in una nota il ministro delle Imprese,
Adolfo Urso e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
con delega all’Innovazione, Alessio Butti. Dovrà ora essere
sottoposto all’esame dei governi europei in vista
dell’approvazione finale e “l’Italia ribadirà la necessità di un
quadro normativo semplice e chiaro, che rispecchi un equilibrio
tra progresso tecnologico e salvaguardia dei principi etici
costituzionalmente orientati e dei diritti dei cittadini”.
“Da quando è entrato in carica, il governo Meloni ha
contribuito in modo significativo a questo processo legislativo,
sostenendo un approccio basato su di una visione umanocentrica
dell’IA che dia impulso allo sviluppo delle nuove tecnologie,
ponendo l’Europa al centro della trasformazione digitale globale
nel rispetto delle prerogative che il trattato UE riserva agli
Stati membri”, osservano Urso e Butti.
“Il Governo – continua il testo – auspica che la futura
legislazione possa favorire un’innovazione responsabile e
sostenibile, promuovendo sviluppo ed investimenti da parte delle
imprese nazionali ed europee, nel rispetto dei diritti dei
cittadini e delle prerogative degli Stati membri a salvaguardia
dell’interesse nazionale”.
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Fonte Ansa.it