La bocciatura della candidatura
italiana per Expo 2030 era “purtroppo un risultato in larga
misura prevedibile, perché siamo partiti tardi”. Così il
ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso a
Annalisa Chirico a Ping Pong su Radio Uno. “Siamo partiti tardi:
il governo Conte e la sindaca Raggi decisero di proporre in
ritardo questa candidatura come una sorta di ripiego a fronte
del rifiuto delle Olimpiadi per Roma che forse sarebbero state
un obiettivo più facilmente raggiungibile anche perché Expo la
avevamo già avuta a Milano nel 2015”.
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