(ANSA) – WASHINGTON, 25 GIU – Sette Stati Usa hanno bandito
l’aborto subito dopo la sentenza della Corte Suprema che lo ha
abolito a livello federale, altri sette lo faranno nei prossimi
30 giorni. Si tratta di Stati a guida repubblicana che avevano
già varato restrizioni durissime sull’interruzione di gravidanza
ma sono in tutto 26 quelli in cui l’aborto potrebbe essere
bandito per sempre.
In Kentucky, Louisiana e South Dakota il divieto di aborto è
entrato in vigore immediatamente dopo che la Corte Suprema ha
emesso la sua sentenza, mentre in Arkansas, Missouri e Oklahoma
qualche ora dopo a seguito della certificazione ufficiale da
parte dei procuratori. In Alabama, dopo la decisione dei massimi
giufici, un tribunale ha dichiarato valido un divieto che era
stato bloccato. Anche in North Dakota e Utah il divieto entreà
in vigore dopo il via libera delle autorità statali che, si
prevede, arriverà nei prossimi giorni. In Mississippi e Wyoming
ci vorrà più tempo: il Mississippi vieterà l’interuzione di
gravidanza 10 giorni dopo che il procuratore generale avrà
dichiarato la legge costituzionale e in Wyoming cinque giorni
dopo che il governatore avrà certificato che la sentenza Roe è
stata rivesciata. In Idaho, Tennessee e Texas ci vorranno 30
giorni anche se in quest’ultimo stato le cliniche hanno già
smesso di praticare aborti.
Intanto non si ferma il flusso di manifestanti davanti alla
Corte Suprema a Washington. Denver, Atlanta, Chicago e
Philadelphia alcune delle città in cui si stanno svolgendo le
dimostrazioni. Ma anche ad Austin, in Texas, uno degli Stati in
cui è già in vigore una legge estremamente restrittiva
sull’aborto e che si avvia a vietarlo definitivamente nei
prossimi giorni. Al momento tutte le manifestazioni si stanno
svolgendo in modo pacifico anche laddove – come nella capitale
americana – accanto ai dimostranti pro aborto sono scesi in
piazza quelli pro-life che festeggiano la sentenza. (ANSA).
Fonte Ansa.it