Il capo del Pentagono, Lloyd
Austin, si è assunto “la piena responsabilità” per aver tenuto
segreto il suo ricovero ospedaliero per diversi giorni, nel
pieno della guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza.
“Riconosco – ha scritto in una nota – che avrei potuto fare
un lavoro migliore assicurando che il pubblico fosse
adeguatamente informato. Mi impegno a fare meglio. Ma è
importante dire che questa è stata una mia procedura medica e mi
assumo la piena responsabilità delle mie decisioni in merito
alla divulgazione”.
L’associazione dei giornalisti che coprono il Pentagono ha
espresso in una lettera indirizzata alla Difesa americana “gravi
preoccupazioni” per la segretezza intorno al ricovero di Austin,
affermando che ritardarne l’annuncio per giorni fino “alla tarda
sera di venerdì è uno scandalo. Il pubblico ha il diritto di
sapere quando i membri del gabinetto americano sono ricoverati
in ospedale, sotto anestesia o quando vengono delegati compiti a
seguito di una procedura medica”, sottolinea l’associazione.
Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, dal canto suo ha
assicurato che “in ogni momento il viceministro della Difesa,
Kathleen Hicks, era pronta ad agire e a utilizzare le
prerogative del ministro, se necessario”, senza specificare se
ci sia stata questa evenienza.
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