Usa e 13 alleati ‘preoccupati’ per l’esito dell’indagine Oms

(ANSA) – WASHINGTON, 30 MAR – Gli Stati Uniti e 13 Paesi
alleati hanno espresso in una nota congiunta “preoccupazione”
per l’esito dell’indagine sulle origini del Covid-19 svolto
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e hanno esortato la
Cina a fornire “pieno accesso” agli esperti.
    Nel documento si afferma che la missione sostenuta dall’Oms
in Cina “è stata notevolmente ritardata e non ha avuto accesso a
dati e campioni completi e originali”. “È fondamentale che gli
esperti indipendenti abbiano pieno accesso a tutti i dati, alla
ricerca e alle persone coinvolte negli studi su esseri umani,
animali e fattori ambientali nelle prime fasi dell’epidemia”.
    I Paesi che hanno firmato la dichiarazione congiunta sono:
Australia, Gran Bretagna, Canada, Giappone e Corea del Sud,
Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Israele, Lettonia,
Lituania, Norvegia e Slovenia, oltre agli Stati Uniti. Assumendo
una posizione antitetica rispetto a quella dell’ex presidente
Usa Donald Trump, che aveva deciso di lasciare l’Organizzazione
mondiale della sanità, ora gli Stati Uniti hanno ripreso la
collaborazione con l’organismo sanitario delle Nazioni Unite.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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