(ANSA) – ROMA, 01 SET – Sette giovani afroamericani che nel
1951 furono messi a morte sulla sedia elettrica in Virginia con
l’accusa di aver stuprato una donna bianca, hanno ottenuto oggi
una “grazia” postuma a 70 anni dalla loro morte dal governatore
dello Stato. Lo scrive la Cnn.
La sentenza di morte nei confronti dei “Sette di
Martinsville”, decisa su verdetto di una giuria tutta bianca,
suscitò manifestazioni di protesta fino a Washington e una
richiesta di grazia all’allora presidente Harry Truman, che la
negò.
La vittima, la 32/enne Ruby Stroud Floyd, nel gennaio del
1949 fu stuprata quando andò in un sobborgo a maggioranza nera
di Martinsville.
“Questi provvedimenti di clemenza non entrano nel merito se
fossero o meno colpevoli, ma sono il riconoscimento che questi
uomini furono condannati senza un processo giusto e ricevettero
una condanna a morte razzialmente motivata che non hanno
ricevuto altri imputati bianchi” ha dichiarato il governatore
della Virginia, Ralph Northam. “Tutti – ha aggiunto il
governatore Dem – meritiamo una giustizia penale che sia giusta,
equa ed efficace, senza riguardo a chi siamo e che aspetto
abbiamo. Sono grato ai legali e alle famiglie dei Sette di
Martinsville per la loro dedizione e perseveranza” in favore
della giustizia.
Il governatore Northam ha ricevuto i discendenti dei sette
afroamericani condannati a morte. (ANSA).
Fonte Ansa.it