Il dipartimento per l’energia e l’amministrazione per la sicurezza nucleare nazionale, che conserva i depositi di armi atomiche Usa, hanno prove che gli hacker hanno violato i loro network nell’ambito di una più vasta operazione di spionaggio che ha colpito almeno una mezza dozzina di agenzie federali. Lo scrive Politico, citando dirigenti a conoscenza della vicenda. L’attività sospetta è stata individuata anche nei laboratori nazionali di Los Alamos e Sandia in New Mexico e a Washington.
Fonte Ansa.it