Mesi dopo aver lasciato la Casa
Bianca, l’ex presidente americano Donald Trump rivelò
informazioni potenzialmente top secret riguardanti i sottomarini
nucleari Usa a un cliente del suo resort di Mar-a-Lago, in
Florida: un miliardario australiano che avrebbe a sua volta
condiviso le informazioni con almeno altre 45 persone, compresi
sei giornalisti, 11 suoi dipendenti, 10 dirigenti australiani e
tre ex premier australiani. Lo riferisce Abc News, citando fonti
a conoscenza della vicenda riportata al procuratore speciale
Jack Smith che indaga sulle carte segrete di Mar-a-Lago.
I pubblici ministeri e gli agenti dell’Fbi hanno interrogato
almeno due volte quest’anno il magnate australiano, Anthony
Pratt, che gestisce la Pratt Industries con sede negli Stati
Uniti, una delle più grandi aziende di imballaggio del mondo
Secondo Abc News, Pratt ha riferito come – cercando di
conversare con Trump durante un incontro a Mar-a-Lago
nell’aprile 2021 – abbia evocato la flotta sottomarina
americana, di cui i due avevano discusso in precedenza. Ad un
certo punto gli disse che secondo lui l’Australia doveva
iniziare ad acquistare i suoi sottomarini dagli Stati Uniti. Al
che un Trump eccitato – avvicinandosi verso Pratt come se
volesse essere discreto – gli confidò due informazioni sui
sottomarini statunitensi: il presunto numero esatto di testate
nucleari che trasportano abitualmente e quanto esattamente
possono avvicinarsi a un sottomarino russo senza essere
scoperti.
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Fonte Ansa.it