Donald Trump ha annullato la conferenza stampa annunciata per lunedì prossimo nella sua residenza di Bedminster per illustrare quello che ha definito un rapporto “irrefutabile” sulle “elezioni truccate e rubate in Georgia nel 2020. I miei avvocati preferiscono presentarlo in un documento formale legale mentre combattiamo per far archiviare questa vergognosa incriminazione”, ha spiegato l’ex presidente Usa sul suo social Truth. “Quindi la conferenza stampa non è più necessaria”, ha aggiunto.
Gli avvocati di Trump hanno chiesto a un giudice di respingere la proposta dell’accusa di iniziare a gennaio 2024 il processo per l’assalto al Capitol e di rinviarlo invece all’aprile 2026, quasi un anno e mezzo dopo le elezioni presidenziali Usa. Il motivo è legato all’enorme mole di documenti da esaminare, ben 8,5 terabyte di materiali per un totale di oltre 11,5 milioni di pagine. L’avvocato Gregory Singer ha incluso un grafico che mostrava come 11,5 milioni di pagine di documenti impilati l’uno sull’altro si tradurrebbe in una “torre di carta che si estende per quasi 1.500 metri nel cielo, più alta del Monumento a Washington impilato su sé stesso otto volte, risparmiando quasi un milione di pagine”. “Anche supponendo che potessimo iniziare ad esaminare i documenti oggi, dovremmo procedere a un ritmo di 99.762 pagine al giorno per terminare la produzione iniziale di documenti da parte del governo entro la data proposta per la selezione della giuria”, ha scritto Singer. “Questo è come tutta l’opera ‘Guerra e pace’ di Tolstoj, da cima a fondo, 78 volte al giorno, tutti i giorni, da ora fino alla selezione della giuria”, ha aggiunto.
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