Antonino Caffo (ANSA) – MILANO, 07 OTT – La nascente tecnologia 5G potrà
svolgere un ruolo sempre più centrale nella lotta, in termini di
contenimento, di situazioni critiche. Il calcolo agli apici
della rete, (il cosiddetto “edge computing”) e la capacità di
latenza ridotta del 5G potrebbero aiutare concretamente tanti
settori, toccati direttamente o meno dall’aspetto sanitario.
Il 5G, in abbinamento all’Internet delle cose (tra cui anche
i dispositivi indossabili), darà vita a un ecosistema di
connettività ottimizzato, tale da collegare uomini e sistemi
come mai prima d’ora. Ciò vuol dire far comunicare direttamente
pazienti e macchinari, senza alcun intervento umano, per
rilevare dati fisici basilari e inviarli rapidamente agli
istituti di analisi e ricerca. Qualcosa del genere è già reale,
con i nostri smartwatch che registrano il battito cardiaco,
l’eventuale presenza di anomalie nei ritmi e persino il livello
di ossigeno nel sangue. Ciò che attualmente manca è il passo
successivo dell’invio di tali informazioni ai centri
specializzati, affinché si crei un database contestuale di
senso. Il 5G procederà con calcoli decisamente maggiori di
quelli resi possibili oggi, tali da implementare risposte
immediate e adattive . Si tratta di elementi cardine di un nuovo
modo con cui il settore sanitario, pubblico o privato, potrà
rispondere all’insorgere di una pandemia, per meglio
localizzarla e contenerla.
Del resto, la tecnologia di rete 5G supporterà sensori
aggiuntivi per monitorare meglio la salute delle persone,
abilitando profili digitali con statistiche sulla salute,
correlate alle ultime attività svolte. Tutto ciò richiede una
robusta legislazione dal punto di vista della privacy, anche
perché dati così “ricchi” dovranno essere facilmente accessibili
agli operatori sanitari e ai primi soccorritori, portando ad una
migliore tracciabilità dei contatti e all’identificazione degli
hotspot di infezione. il 5G è insomma portatore di un cambio di
paradigma netto, attraverso l’espansione della telemedicina,
della trasmissione rapida di file di grandi dimensioni e di
diagnosi, col fine del trattamento remoto in tempo reale. Senza
protezione adeguata non ci sarà innovazione tecnologica che
tenga e che possa giustificare una minore attenzione sulla
riservatezza delle informazioni. (ANSA).
Fonte Ansa.it