“Grande adesione allo sciopero
nazionale di 4 ore del trasporto pubblico locale indetto da Usb:
nonostante le difficoltà causate delle imposizioni
anticostituzionali della normativa sugli scioperi nei servizi
pubblici essenziali, gli autoferrotranvieri di tutta Italia
hanno risposto positivamente condividendo le sacrosante
rivendicazioni della nostra organizzazione sindacale. Le
rilevazioni del mattino parlano di una media del 65% di adesioni
nel Lazio, con una punta del 90% in Roma TPL, mentre in Puglia
ha scioperato l’80% del personale. In Campania ferme Cumana e
Circumvesuviana, 35% di adesioni all’ANM e in Air Campania. In
molte regioni le 4 ore di sciopero sono programmate nel tardo
pomeriggio”.
Lo si legge in una nota dell’Usb.
“Contrariamente ai grandi sindacati che decidono di aprire
l’ennesimo tavolo di de-contrattazione e svendita dei diritti
della categoria, approfittando del periodo estivo e del
conseguente deficit dell’attenzione sulle dinamiche lavorative
che colpisce il mondo del lavoro tutto, gli autoferrotranvieri e
la loro massiccia adesione allo sciopero di oggi sono la palese
dimostrazione della necessità di un cambiamento epocale di passo
sia nella gestione che nella contrattazione del mondo del Tpl.
Non è più prorogabile una vera e profonda ridiscussione sulla
ri-pubblicizzazione dei trasporti e di stigmatizzazione delle
privatizzazioni selvagge che tra appalti, subappalti e
subaffidamenti stanno colpendo l’intero settore ed il diritto
alla mobilità.
Come non è più prorogabile sia una legge sul salario minimo
visti gli indici salariali corrisposti alla nostra categoria, e
sia una sull’introduzione del reato di omicidio sul lavoro viste
le morti che si susseguono tra i nostri colleghi
Autoferrotranvieri a causa delle superficialità gestionali e
manutentive delle aziende esercenti.
E di certo non è più condivisibile l’attuale normativa sugli
scioperi nei servizi pubblici essenziali che ha di fatto eroso
ogni potere di rivendicazione della classe operaia tutta”.
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Fonte Ansa.it