(ANSA) – BOLOGNA, 06 GIU – “Io sono un provocatore. È questo
il ruolo dell’artista: provocare le coscienze per mantenerle
sveglie”. Vasco Rossi è pronto a salire sul palco dello stadio
Dall’Ara di Bologna per la prima delle quattro date che dopo
otto anni lo riportano nella sua città d’adozione, “quella dove
mi sono formato e dove tutto ha avuto inizio”.
La carica ai 40mila della combriccola, come già nelle date
zero a Rimini, lo dà con Dillo alla Luna, un invito a guardare
in faccia la realtà. “Perché oggi nell’aria c’è una narrazione
piuttosto edulcorata di quelli che vogliono raccontare che va
tutto bene, perché in realtà si pensa solo al consenso – spiega
il Komandante -. I politici dovrebbero occuparsi di rilsovere i
problemi veri, ma io sento solo favole favole favole”. In
T’immagini fa nomi e soprattutto cognomi: “Meloni, Berlusconi,
Salvini sono favole, ma anche i comunisti e i 5 stelle sono
favole”. “Boccio quasi tutti. Si salva solo Pannella, che non
c’è più. I politici non fanno gli interessi di questo Paese, ma
i loro interessi personali. Adesso c’è una narrazione di
grandeur dell’Italia che non è vera. L’Italia non conta niente
nel mondo. È una grazia se siamo in Europa”. (ANSA).
Fonte Ansa.it