(ANSA) – VENEZIA, 04 SET – COMPETENCIA OFICIAL di Gastón
Duprat e Mariano Cohn è un film delizioso che fa ridere e
pensare allo stesso tempo grazie a una prova attoriale e di
scrittura di altissimo livello.
In concorso al Festival di Venezia per l’Argentina racconta
della principale malattia della modernità: il narcisismo.
Tutti ne sono affetti tanto più attori e registi, quelli di
scena appunto in questa commedia dai toni surreali. Stiamo
parlando di Penelope Cruz, Antonio Banderas e l’attore argentino
Oscar Martinez.
Partiamo dall’inizio. Un milionario è legittimamente messo in
crisi dall’aver compiuto ottant’anni. Cosa fare per lasciare un
segno di sè. Prima pensa di costruire un ponte da donare allo
stato poi, invece, cambia idea e pensa di produrre un film di
successo. Ingaggia così una singolare troupe capeggiata dalla
presuntuosa regista Lola Cuevas (Cruz) dalle idee molto
originali e spesso sadiche. Davanti alla cinepresa, con una sua
ponderosa sceneggiatura si misurano due star tanto talentuose
quanto egocentriche e vanitose: l’attore hollywoodiano Félix
Rivero (Banderas), belloccio e votato ai soldi, e l’attore
teatrale più stagionato e impegnato Iván Torres (Martínez) che
considera il primo una star da fiction.
Che succede tra i tre? Scintille, ‘una competizione ufficiale’
senza esclusione di colpi e tutta da ridere “Abbiamo recitato in questa sorta di commedia in un periodo in
cui la risata sembra essere qualcosa di sovversivo, clandestino
– sottolinea invece Banderas.
Oscar Martínez vincitore della Coppa Volpi per la migliore
interpretazione maschile alla 73ª Mostra di Venezia per il suo
ruolo ne IL CITTADINO ILLUSTRE diretto dagli stessi Duprat e
Cohn, parla di questo film come “un lavoro estremo e per certi
versi anche difficile specie per quanto riguarda la lunga
sequenza in cui i due si confrontano insultandosi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it