(di Alessandra Baldini) (ANSA) – NEW YORK, 30 MAR – Jean Michel Basquiat sfida i
Medici e il Rinascimento italiano in una eccezionale tela
all’asta da Sotheby’s il 12 maggio: “Versus Medici” è il titolo
del quadro completato dall’enfant prodige della Street Art nel
1982, lo stesso anno di “Untitled”, il monumentale teschio
acquistato nel 2018 per 110,5 milioni di dollari dal miliardario
giapponese Yasuku Maezawa. Con molti degli elementi del
linguaggio artistico di Basquiat – la corona simbolo di
regalità, di eroismo e della soggettività nera nell’arte
occidentale, il cappio dei linciati – il quadro confronta il
Rinascimento italiano “dichiarando guerra alla storia dell’arte
ma anche incoronando l’autore come legittimo successore di
maestri come Michelangelo, Leonardo e Botticelli”, afferma
Sotheby’s che ha valutato l’opera tra i 35 e i 50 milioni di
dollari. Artista rivoluzionario e beniamino dei ricchi,
Basquiat, che da ragazzo frequentava assiduamente il musei come
il Metropolitan e il Brooklyn Museum, era entrato in contatto
con l’arte italiana prima e durante la sua prima personale, nel
1981 alla Galleria d’Arte Emilio Mazzoli di Modena: una mostra
che anticipò di tre anni il vero debutto americano, nel 1984 da
Mary Boone. Basquiat aveva appena 22 anni quando creò “Versus Medici”, “Untitled” ed altre opere centrali della sua meteorica carriera.
Il dipinto offerto da Sotheby’s è articolato come se fosse un
trittico: al centro per l’intera lunghezza domina una figura
scheletrica in piedi con un labirinto di intestini rosa
delineati sopra il torso: un omaggio all’interesse per la
scienza di antichi maestri come Leonardo, ma anche alla
familiarità dell’artista figlio di immigrati da Porto Rico e
Haiti con “Gray’s Anatomy”, il classico manuale di anatomia di
Henry Gray che la madre gli aveva regalato a otto anni mentre si
riprendeva da un grave incidente stradale. Quattro dei cinque
Basquiat più cari furono dipinti nel 1982. Solo pochi giorni fa
Christie’s Hong Kong ne ha battuto uno per 41,8 milioni di
dollari: un record per un’opera d’arte occidentale venduta in
Asia. (ANSA).
Fonte Ansa.it