(ANSA) – MILANO, 03 APR – Il 1 aprile, Twitter ha avviato la ‘bonifica’ delle spunte blu sulla sua piattaforma. Gli iscritti
con un profilo verificato, se non abbonati al servizio Twitter
Blue, vedranno il proprio account declassato, ossia privato
della verifica contraddistinta dalla spunta blu. La prima ‘vittima’ di tale decisione è il New York Times. Il quotidiano
americano ha deciso di non dar seguito al nuovo regolamento
voluto da Elon Musk, nuono proprietario del social network, e
così dall’account, che conta oltre 54,9 milioni di follower, è
sparito il simbolo della certificazione. A schierarsi con il
Times, anche il sito web Politco e persino la Casa Bianca, che
come riporta Axios, non pagherà per riportare la verifica sui
profili Twitter ufficiali del suo staff. “Sappiamo che Twitter
Blue non fornisce la verifica a livello di persona come
servizio. Pertanto, un segno di spunta blu servirà semplicemente
per capire quando si tratta di un account pagante” le parole di
Rob Flaherty, direttore della strategia digitale della Casa
Bianca. Lo stesso New York Times si è opposto alla strategia di
business di Twitter ricordando che non pagherà alcun canone per
consentire ai suoi giornalisti di essere certificati.
L’abbonamento a Blue parte da 7 dollari al mese, poco più di 9
euro in Italia. Le organizzazioni e le aziende che desiderano
ottenere una spunta dorata dovranno però sottoscrivere un
abbonamento da 1.000 dollari al mese, più 50 dollari per ogni
account affiliato. Queste cifre rappresentano solo
indiscrezioni, non essendo state confermate dal social che, come
da indicazioni ufficiali sta “testando la funzione con un numero
di aziende scelte”. Tra i vip critici nei confronti di Musk ci
sono l’attore William Shatner, il capitano James T. Kirk nella
serie televisiva Star Trek, e il giocatore della Nfl, Michael
Thomas, che non pagheranno per la loro spunta. Il bassista dei
New Order, Peter Hook, è intervenuto con un post ricordando che
non scenderà a compromessi con le logiche della piattaforma e
così ha fatto l’attore Jason Alexander, che ha riferito come, in
caso di declassamento dell’account, lascerà Twitter, preoccupato
per il furto d’identità, dovuto alla possibilità, per chiunque,
di acquistare la spunta e fingere di essere qualcun altro.
(ANSA).
Fonte Ansa.it