La SpaceX ha ricevuto dall’Agenzia
Federale per l’Aviazione degli Stati Uniti il via libera al
secondo test di volo di Starship, il razzo più grande e potente
mai costruito, destinato alle future missioni sulla Luna e anche
su Marte. Il test è previsto per il 17 novembre dalla base di
SpaceX nel Sud del Texas, durante una finestra temporale di
circa due ore che si aprirà a partire dalle 14,00 italiane.
La nuova prova avviene a pochi mesi di distanza da quella
dello scorso 20 aprile, che si è però conclusa con un parziale
insuccesso: al momento del lancio, alcuni dei motori del razzo
non si sono accesi correttamente e lo stadio superiore non è
riuscito a separarsi dal lanciatore, diventando difficile da
controllare. Per questi motivi, il razzo è stato
intenzionalmente distrutto pochi minuti dopo il lancio sopra il
Golfo del Messico. La partenza di Starship ha anche danneggiato
la base, scavando un cratere sotto la pedana di lancio e facendo
piovere detriti sull’area circostante.
I problemi riscontrati, però, si sono rivelati molto utili:
Musk ha dichiarato a giugno scorso che sono state apportate più
di 1.000 modifiche sulla base delle lezioni apprese. La
piattaforma di lancio, ad esempio, è stata rinforzata con un
nuovo sistema di raffreddamento ad acqua installato al di sotto,
un cosiddetto ‘impianto a diluvio’, per limitare i danni causati
dal calore estremo generato dai motori. Inoltre, è stata
implementata una nuova tecnica, che farà accendere i motori
dello stadio superiore mentre è ancora attaccata a quello
inferiore, visto che la tecnica tradizionale non si è dimostrata
efficace.
Gli obiettivi di questo secondo test, dunque, sono gli stessi
del primo: SpaceX punta ad inviare lo stadio superiore del razzo
in orbita intorno alla Terra, con ammaraggio finale nell’Oceano
Pacifico, vicino alle Hawaii, circa 1 ora e 20 minuti dopo il
lancio. Lo stadio inferiore, invece, si tufferà nel Golfo del
Messico.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it