Entra nel vivo la seconda tranche
dell’inchiesta sulle violenze commesse dai poliziotti
penitenziari ai danni dei detenuti nel carcere di Santa Maria
Capua Vetere il 6 aprile 2020, in pieno lockdown per il Covid:
la Procura di Santa Maria Capua Vetere – che in questi mesi ha
lavorato sotto traccia – ha chiesto misure cautelari per altri
29 agenti (15 in servizio a Secondigliano, 13 al carcere di
Santa Maria Capua Vetere e uno ad Avellino) ritenuti coinvolti
nella vicenda.
Gli inquirenti hanno chiesto delle misure cautelari (tra arresti
domiciliari e divieti di dimora) tutte però rigettate dal gip
Alessia Stadio. Decisione contro la quale gli inquirenti hanno
fatto ricorso al tribunale del Riesame di Napoli.
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