La situazione in sette carceri
dell’Ecuador rimane ancora fuori controllo, mentre il governo
del nuovo presidente, Daniel Noboa, prosegue con l’ausilio
dell’esercito gli sforzi per ristabilire l’ordine pubblico dopo
le violenze scatenate martedì a Guayaquil da gruppi criminali
legati al narcotraffico,.
Nella notte di venerdì la Polizia di Guayaquil ha segnalato
la fuga di altri 5 detenuti dal carcere di El Litoral, lo stesso
da dove lunedì è evaso il narcoboss Adolfo Macias, alias ‘Fito’.
Nel frattempo proseguono anche i regolamenti di conti tra
bande all’interno dei penitenziari e nelle ultime ore le
autorità hanno recuperato i corpi di due detenuti gettati al di
fuori dei recinti delle carceri di El Cañar e Azuay.
Rimangono 170 gli ostaggi (155 agenti e 15 civili) ancora in
mano ai detenuti ammutinati in tutto il Paese e le difficili
trattative per la loro liberazione vengono portate avanti anche
con l’aiuto di autorità della Chiesa cattolica.
Dopo la tragica giornata di martedì, in cui almeno 14 persone
sono morte e molte altre sono rimaste ferite nei raid di bande
armate di narcos, il presidente Noboa ha dichiarato lo stato di “conflitto armato interno”, autorizzando l’utilizzo delle forze
armate nella lotta contro la criminalità organizzata.
Su questo fronte nella giornata di ieri, le Forze Armate
hanno annunciato di aver smantellato una pista clandestina
utilizzata dai narcos nella località di Santa Elena e di aver
catturato a Guayaquil 5 membri della banda de ‘Los Lagartos’.
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Fonte Ansa.it