(ANSA) – ROMA, 11 APR – Ai tempi del Covid-19, anche i virus informatici usano un “paziente zero” per colpire le industrie e le banche italiane. Nei primi tre mesi del 2020 sono infatti spuntati i cyber-attacchi che sfruttano il tema del coronavirus.
A rilevarlo sono i ricercatori di Yoroi, in occasione dell’uscita del rapporto 2019 sulle minacce informatiche.
L’anno scorso i settori più colpiti dagli attacchi informatici in Italia sono stati il manifatturiero (19,4%), il finanziario (17,9%) e il bancario (12,7%). Le armi dei cybercriminali prendono spesso le sembianze dell’email, un vettore usato nell’89% degli attacchi. Aumenta l’uso dei trojan e diminuisce quello di ransomware. Questi ultimi sono attacchi che prendono in ostaggio i sistemi informatici di un’azienda impedendo di accedervi se prima non si paga un riscatto in bitcoin. Provengono soprattutto da Cina, Russia, Brasile e sfruttano, nell’80% dei casi, allegati e file di Microsoft Office: documenti Word e fogli di calcolo Excel.
Tra le osservazioni più rilevanti, il rapporto sottolinea come molti dei malware distribuiti sia sotto forma di email che di file scaricati sono parte di una catena di infezione più complessa, in grado di installare anche più tipi di malware.
(ANSA).
Fonte Ansa.it