(ANSA) – BRUXELLES, 25 MAG – “L’economia sociale di
mercatoeuropea riguarda ovviamente le opportunità di business.
Ma allo stesso tempo, il nostro modello si preoccupa delle
persone e delle comunità. E al centro di ogni azione c’è la
singola persona. O per dirla con le vostre parole: Siamo “insieme, per un accordo equo per i lavoratori”. Lo ha detto la
presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, parlando
a Berlino alla Confederazione dei sindacati europei. “Permettetemi di fare qualche esempio. Innanzitutto, tutti
devono avere la possibilità di entrare nel mercato del lavoro.
Il nostro tasso di disoccupazione è del 6%. È il livello più
basso mai registrato: un grande successo. Ma allo stesso tempo
abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile del 14%. Non è
possibile. Secondo esempio: Troppe donne sono costrette a
lasciare il lavoro quando decidono di avere un figlio. Non è
giusto. Queste donne si assumono la responsabilità di un figlio
e vogliono lavorare per guadagnare il reddito della famiglia.
Questo è il meglio che può capitare alla nostra società.
Vogliono assumersi delle responsabilità – l’economia ha bisogno
delle loro competenze – e noi rendiamo loro la vita difficile?
Ecco perché abbiamo introdotto la Child Guarantee. Vogliamo che
tutte le famiglie possano permettersi l’assistenza all’infanzia
e l’educazione precoce per i loro figli”, ha sottolineato von
der Leyen. “L’equità è una pietra miliare della nostra economia sociale
di mercato. Non dovrebbe esistere la povertà lavorativa.
Chiunque lavori a tempo pieno dovrebbe essere in grado di
guadagnarsi da vivere. E sono molto contento che abbiamo
compiuto il passo storico di approvare una direttiva europea sui
salari minimi. È ora che il lavoro paghi. E il lavoro deve
pagare per tutti: per uomini e donne”, ha ancora aggiunto la
presidente della Commissione. (ANSA).
Fonte Ansa.it