(ANSA) – FOSSOLI, 11 LUG – “È stato un soldato tedesco a
ordinare di uccidere i vostri genitori e i vostri nonni. È una
colpa profonda nella storia del mio Paese”. Così Ursula von der
Leyen, presidente della Commissione Ue ha parlato al Campo di
Fossoli, vicino Carpi, in Emilia Romagna, davanti ai familiari
di 67 internati politici trucidati dalle SS 77 anni fa. “La loro
resistenza – ha aggiunto – ha contribuito a salvare l’Italia e
tutta l’Europa. Incluso il mio Paese, la Germania”. A queste
parole la platea ha applaudito e si è alzata in piedi.
Von der Leyen ha partecipato insieme al presidente del
Parlamento europeo David Sassoli, nella prima visita ufficiale
congiunta in Italia, alla commemorazione della strage di Cibeno
del 12 luglio 1944. Tra i presenti anche l’ex presidente della
Commissione Ue Romano Prodi con la moglie Flavia. “La Resistenza ci ha ridato la libertà, italiani come i
tedeschi. So che devo la mia stessa libertà, a persone come i
vostri genitori e i vostri nonni – ha aggiunto von der Leyen -.
Quindi oggi voglio onorare la memoria di tutti coloro che hanno
combattuto per la nostra liberazione. È anche grazie al loro
sacrificio che è nata un’Europa finalmente pacifica e
democratica”.
Una democrazia – ha insistito Sassoli – che appare anche oggi
in pericolo nel continente. “Quello che succede in Europa oggi è
preoccupante: discriminazioni, violenze, attacchi alla
magistratura, alla libertà di stampa. Per noi tutto questo è
intollerabile e non si concilia con i nostri valori. Abbiamo
degli strumenti sanzionatori inediti e vogliamo usarli”, ha
detto, sottolineando che “i diritti delle persone sono la misura
di tutto” e che “gli occhi delle vittime dei lager sono come gli
occhi dei migranti” di oggi. (ANSA).
Fonte Ansa.it