(ANSA) – BRUXELLES, 04 DIC – C’è il rischio che l’Inflation
Reduction Act (Ira), il maxiprovvedimento contro l’inflazione
adottato dagli Stati Uniti, “porti a una concorrenza sleale,
possa chiudere i mercati e frammentare le stesse catene di
valore critiche già messe alla prova dal Covid. Dobbiamo
esaminare da vicino questi aspetti e, allo stesso tempo,
imparare cosa possiamo fare meglio”: lo ha dichiarato la
presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen
parlando a Bruges, che ha aggiunto che l’Ira “dovrebbe farci
riflettere su come migliorare i nostri quadri normativi sugli
aiuti di Stato e adattarli a un nuovo ambiente globale”.
Von der Leyen si è però detta contraria a una ‘guerra
commerciale’ con gli Usa: “L’Europa farà sempre ciò che è giusto
per l’Europa. Quindi sì, l’Ue risponderà in modo adeguato e ben
calibrato alla legge sull’inflazione americana. Ma questo
significa che ci impegneremo in una costosa guerra commerciale
con gli Stati Uniti nel bel mezzo di una guerra vera e propria?
Questo non è nel nostro interesse. Né nell’interesse degli
americani” “Per la leader dell’esecutivo Ue tuttavia, “dobbiamo
considerare tre aspetti particolarmente impegnativi: primo, la
logica del ‘Buy American’ alla base di parte dell’Ira; in
secondo luogo le agevolazioni fiscali che potrebbero portare a
discriminazioni; e terzo, i sussidi alla produzione che
potrebbero portare a una corsa ai sussidi”.
Quanto all’Unione europea, “sebbene sia fondamentale che gli
Stati membri abbiano la flessibilità di investire i loro bilanci
in settori strategici, questo approccio non può essere autonomo,
perché favorirebbe gli Stati con tasche profonde e porterebbe a
distorsioni che finirebbero per minare il mercato
unico. Abbiamo quindi bisogno di una risposta europea comune a
questa sfida, sia a breve che a medio termine. La nuova politica
industriale assertiva dei nostri concorrenti richiede una
risposta strutturale. Nel mio discorso sullo stato dell’Unione
ho introdotto l’idea di istituire un fondo sovrano”. (ANSA).
Fonte Ansa.it