(ANSA) – ROMA, 09 DIC – “Se io oggi, sono qui, se sono ancora
un attore riconosciuto anche a livello internazionale, lo devo
solo ed esclusivamente a una donna, a Lina Wertmuller. Lei mi ha
scoperta, lei mi ha fortemente voluto, con lei abbiamo formato
un sodalizio, sono i suoi primi piani nei quali era maestra
assoluta, che mi hanno reso quello che sono, grazie a lei ho
avuto la mia stella a Hollywood, ciao amica mia, mi spiace solo
che in Italia non tutti ti hanno apprezzata, anzi in molti in
certi momenti snobbata, ma il mondo è fatto di invidia,
all’estero invece ti hanno riconosciuto quello che in un parola
sola ti definisce genio”. Giancarlo Giannini, l’attore legato
più di tutti alla regista Lina Wertmuller, scomparsa oggi a Roma
all’età di 93 anni, molti film importanti a partire da
Pasqualino Settebellezze (opera che valse la candidatura
all’Oscar alla regista, la prima volta in assoluto per una
donna, e a Giannini miglior attore) in una conversazione con
l’ANSA esprime il suo dolore per la perdita dell’amica di una
vita. Ricorda Giannini che Lina è veniva dalla scuola di Fellini
è stata sceneggiatrice, autrice di teatro “sapeva cantare,
ballare. Ma era dotata di un grandissimo senso dell’umorismo;
lavorare con lei era un gioco, anche se molto faticoso non una
passeggiata visto che come tutti i grandi professionisti aveva
una cura maniacale per qualsiasi cosa, quindi si stava sul set
anche 12 ore”. E proprio con Giannini e Mariangela Melato, Lina
Wertmuller girò altri due film memorabili che hanno segnato per
sempre la storia della commedia italiana: ‘Travolti da un
insolito destino nell’azzurro mare d’agosto’ e ‘Mimì
metallurgico ferito nell’onore’. (ANSA).
Fonte Ansa.it