WeWork affonda nelle contrattazioni
del premarket di Wall Street (-42%) in scia alle indiscrezioni
del Wall Street Journal secondo cui già la prossima settimana il
gruppo di New York che offre uffici e spazi di lavoro condivisi
potrebbe presentare richiesta di protezione dai creditori in
base al Chapter 11.
Arrivata ad una valutazione di 47 miliardi di dollari prima
di un fallimentare tentativo di quotazione a Wall Street, dove
approderà a valori ben più ridimensionati (8 miliardi)
nell’ottobre del 2021, WeWork è stata messa in crisi, assieme al
suo modello di business e alla richiesta di uffici, dalla
pandemia.
Le azioni, già scese ieri del 12%, hanno toccato un minimo di
1,33 dollari nel pre-market attribuendo al gruppo una
capitalizzazione complessiva inferiore ai 100 milioni di
dollari.
WeWork, riferisce Bloomberg, non commenta le indiscrezioni ma
rimanda a una nota con cui ieri indicava di aver in corso una
trattativa con alcuni suoi bondholder, per il cui pagamento è
già scattato il periodo di grazia di 30 giorni, per “migliorare
il suo bilancio” e “razionalizzare il suo portafoglio
immobiliare”, ottenendo una proroga di sette giorni. Una
dilazione, ha sottolineato un portavoce, che ha l’obiettivo di “implementare gli sforzi strategici” volti a “rafforzare la
struttura di capitale” del gruppo.
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Fonte Ansa.it