Il 42% delle aziende ha subito perdite dei dati nel 2019, il 68% degli utenti perde ancora i dati a causa di eliminazione accidentale, guasti hardware o software o backup obsoleti, l’85% delle aziende non esegue il backup più volte al giorno, solo il 15% dichiara di farlo, il 26% lo fa una volta al giorno, il 28% settimanalmente, il 20% ogni mese e il 10% non esegue alcun backup, il che può comportare la perdita di dati senza possibilità di recupero completo.
Sono alcuni dati che emergono da una ricerca di Acronis in occasione del World Backup Day, risultati oggi più che mai significativi dato che lo smart working sta amplificando le possibilità di attacchi informatici e quindi di perdite di dati.
Secondo la ricerca di quegli utenti professionali che non eseguono il backup, quasi il 50% ritiene che non siano necessari, il 42% delle aziende quest’anno ha segnalato una perdita di dati con conseguente inattività, il 41% riferisce di perdere produttività o denaro a causa dell’inaccessibilità dei dati. E solo il 17% degli utenti finali e il 20% dei professionisti dell’information technology seguono le migliori pratiche, utilizzando backup ibridi su supporti locali e nel cloud.
“Questi risultati – spiega Acronis – sottolineano l’importanza di implementare una strategia di protezione informatica che includa il backup dei dati più volte al giorno e la pratica della regola di backup 3-2-1: creare tre copie dei dati (una copia primaria e due backup), archiviare le copie in almeno due tipi di supporti e una di queste copie archiviarla in remoto o nel cloud”.
Fonte Ansa.it