(ANSA) – IL CAIRO, 22 APR – Patrick Zaki ha presentato
domanda per poter viaggiare all’estero, e quindi recarsi in
Italia, mentre ancora resta sotto processo in Egitto,
confermando uno sviluppo preannunciato a inizio mese, lo ha
riferito una fonte giudiziaria egiziana informata sulla
procedura.
“Gli avvocati di Patrick hanno presentato richiesta alla
Procura generale per la sua partenza e sono in attesa di
risposta”, ha detto all’ANSA la fonte senza precisare quando è
stata inoltrata la richiesta né se il pronunciamento sia atteso
prima o dopo la prossima udienza, fissata per il 21 giugno.
Ad essere rilevante nel processo per diffusione di notizie
false in cui lo studente egiziano dell’Università di Bologna
rischia cinque anni di carcere è però soprattutto un’attesa
sentenza della Corte costituzionale su un procedimento analogo
al suo e che potrebbe porre fine alla sua vicenda giudiziaria.
La Consulta egiziana deve infatti pronunciarsi sulla
legittimità dell’uso di tribunali speciali come quello per la
Sicurezza dello Stato che sta giudicando Patrick anche dopo la
fine dello stato di emergenza revocato in Egitto nell’ottobre
scorso.
In occasione della più recente udienza del suo processo
incentrato su un articolo che scrisse nel 2019, quella svoltasi
il 5 aprile scorso, lo stesso attivista per i diritti umani e
civili aveva rivelato che stava tentando di far chiedere il
permesso di sostenere gli esami in presenza a Bologna già prima
del 21 giugno.
Il trentenne è a piede libero dopo la scarcerazione disposta
l’8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia
cautelare, ma al momento non può tornare in Italia. (ANSA).
Fonte Ansa.it