Zio bimbe vittime Georgofili, “bello uso poesia Tramonto”

(ANSA) – LA ROMOLA (FIRENZE), 17 GEN – “L’abbiamo saputo
stamani anche noi. Aver usato la poesia Tramonto di Nadia come
titolo dell’operazione che ha portato all’arresto di Matteo
Messina Denaro è un simbolo, un bel segnale che viene dato a
tutti, non è solo una carezza alle due bambine, nostre nipoti”.
    Così Luigi Dainelli commenta il nome scelto dal Ros per il blitz
di cattura del boss. Dainelli e la moglie Patrizia Nencioni sono
zii di Nadia, 9 anni, e Caterina, 50 giorni, uccise il 27 maggio
1993 dall’autobomba di via de’ Georgofili coi genitori Fabrizio
Nencioni e Angela Fiume, e lo studente Dario Capolicchio. “Non
so dire – ha proseguito Dainelli – se qualcuno di loro, dei
carabinieri, scegliendo la parola Tramonto abbia voluto
ricordare le bambine e aver voluto richiamare attenzione sulle
vittime dell’attentato di Firenze, o se si sia voluto anche
interpretare qualcosa di più, forse pure il tramonto personale
del boss Matteo Messina Denaro che viene segnato dal suo
arresto”. “Questo non lo so – ha concluso -, ma so che al di là
di tutto, facendo così, c’è stato un pensiero di investigatori e
inquirenti dedicato alla strage di Firenze. Speriamo che Messina
Denaro si decida a parlare, a dire la verità completa sulle
stragi. Noi speriamo che con questo arresto si possa saperne di
più”. Nadia Nencioni scrisse la poesia Tramonto tre giorni prima
dell’attentato in un quaderno tuttora conservato e riprodotto
per raccontare la vicenda nelle scuole. Gli zii Dainelli sono
tra i pochissimi parenti della famiglia Nencioni distrutta
dall’autobomba. Il 22 dicembre 2017 morì a 94 anni la nonna
paterna delle bimbe Lucia Vignozzi. Nel giardino pubblico
davanti alle finestre della casa della nonna a La Romola fu
posto il monumento che ricorda anche oggi i suoi familiari morti
nell’attentato. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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