Usa, ex ingegnere Cia colpevole per maxi furto dati agenzia

(ANSA) – WASHINGTON, 13 LUG – Joshua Schulte, un ex ingegnere
informatico della Cia, è stato dichiarato colpevole da una
giuria federale di Manhattan di aver causato “uno dei più audaci
e dannosi atti di spionaggio nella storia americana”, come ha
accusato il procuratore Damian Williams.
    Schulte era stato arrestato dopo la rivelazione nel 2017 da
parte di Wikileaks di una serie di documenti confidenziali che
dettagliavano i metodi segreti dell’agenzia per penetrare nei
network informatici di governi stranieri e terroristi. Lo scrive
il New York Times. Il verdetto arriva due anni dopo che una
precedente giuria non era riuscita a concordare su otto dei
dieci capi di imputazione. Nel precedente processo, Schulte, 33
anni, fu ritenuto colpevole di oltraggio alla corte e di false
dichiarazioni all’Fbi. Oggi gli sono state attribuite altre nove
imputazioni, compreso la raccolta di informazioni sulla difesa
nazionale e la loro trasmissione illegale. Secondo l’accusa, i
reati sono stati commessi da un dipendente così risentito contro
la Cia da “rendere noto al pubblico, e quindi ai nostri
avversari, alcuni dei nostri strumenti d’intelligence più
cruciali”. Schulte si è difeso sostenendo di essere un capro
espiatorio dei fallimenti della Cia. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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