Stampanti 3D replicano organi e tessuti umani

(ANSA) – VERONA, 12 MAR – Due stampanti 3D in grado di
replicare non solo la forma, ma anche la consistenza di organi e
tessuti umani, partendo da una TAC o da una risonanza magnetica
dei pazienti e con un materiale “bio”. Si tratta della più
recente e innovativa tecnologia nell’ambito della ingegneria
tissutale di cui si è dotato il laboratorio di chirurgia
pediatrica sperimentale dell’Università di Verona, guidato da
Luca Giacomello che ha sede al Lurm, il Laboratorio
universitario di ricerca medica. Un acquisto importante reso
possibile dal dipartimento di Scienze chirurgiche,
odontostomatologiche e materno-infantile, dell’ateneo diretto da
Giovanni De Manzoni, che ha subito colto le potenzialità di
dotarsi di una tecnologia all’avanguardia ed unica nel suo
genere. E proprio per sfruttare al meglio questo potenziale è
nato Prometeo NanoLab laboratorio congiunto tra Università e
Nanomnia, startup veronese, con l’obiettivo di sviluppare
progetti nell’ambito delle nanotecnologie applicate alla
medicina rigenerativa ed ingegneria tissutale, per la
rigenerazione di organi e tessuti, mediante le stampanti
3D-bioprinting recentemente acquisite. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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