Se ti interessano la domotica, la smart home e, soprattutto, l’Internet of Things, allora di sicuro stai attendendo con ansia l’arrivo di una connessione veloce 5G capillare sul territorio. Da tempo, infatti, tutti dicono che il 5G sarà la tecnologia “abilitante” dell’Internet delle cose, grazie alla sua capacità di connettere fino a un milione di dispositivi per chilometro quadrato. Ma anche grazie alla sua elevata banda dati, che permetterà ad ogni dispositivo di avere il suo spazio.Ma non tutti la pensano così e non tutti sono convinti che la migliore connessione per l’IoT sia il 5G. La Wi-Fi Alliance, ad esempio, ha sviluppato il Wi-Fi 6, un nuovo standard che dovrebbe garantire banda e velocità a sufficienza all’interno di spazi chiusi come abitazioni, appartamenti o uffici.Ma ci sono alcuni player del mercato che sono ancora di un’altra idea e credono che il futuro dell’Internet of Things non sia rappresentato né dal 5G, né dal Wi-FI 6 né tanto meno dal Bluetooth. Amazon, ad esempio, sta già testando la sua alternativa e l’ha chiamata “Sidewalk“.I limiti del 5G, del Wi-Fi e del BluetoothPer connettere milioni di dispositivi serve uno standard di trasmissione che sia economico, veloce, affidabile, a lungo raggio e a basso consumo. Quest’ultima caratteristica deriva dal fatto che molti dispositivi IoT sono (e saranno anche in futuro) alimentati da batterie.Il Wi-Fi è una connessione tutto sommato economica, dal consumo “medio” e dalle buone prestazioni. Ma non è molto affidabile: basta pensare ai problemi di copertura all’interno di un appartamento su più piani, con un lungo corridoio o con muri abbastanza spessi. Il Bluetooth ha il grande vantaggio di consumare poco (specialmente nella sua versione Low Energy, LE), è abbastanza economico ma ha una portata irrisoria: spesso pochi metri, a volte anche meno di un metro. Il 5G ha ottime prestazioni ma è caro da implementare e ha consumi abbastanza alti, decisamente troppo alti per un sensore di apertura porta o per un rilevatore di fumo.Sidewalk: caratteristiche tecnicheTutti i limiti tecnici che impediscono al 5G, al Wi-Fi e al Bluetooth di diventare la migliore connessione possibile per l’IoT sono, secondo Amazon, superati da Sidewalk. Questo standard di connessione si basa sulla trasmissione a 900 MHz, una banda di frequenza che offre prestazioni, in termini di larghezza di banda e quindi di velocità di trasmissione dati, non eccelse ma sufficienti per la maggior parte degli utilizzi a cui sarà destinata.A 900 MHz le onde radio viaggiano a lungo, mantenendo un buon segnale anche fino a 800 metri. Inoltre, entrambe queste caratteristiche possono essere migliorate dal fatto che Sidewalk permette di creare reti “mesh“, in cui i singoli dispositivi collaborano tra loro per ripetere il segnale e rafforzarne così la tenuta e la portata.Trasmettere a 900 MHz, inoltre, non richiede molta energia. A dire il vero, questa frequenza è in un certo senso “vintage“: è la stessa che si usava, in epoca predigitale, per i telefoni cordless e i walkie-talkie. Solo che questi due apparecchi non usavano reti mesh e il segnale faceva spesso le bizze.Sidewalk: serve davvero?Con tutte queste tecnologie di trasmissione già “nell’aria” sono in molti a chiedersi se aggiungerne un’altra sia la scelta giusta. E, con essa, aggiungere altre onde elettromagnetiche nelle nostre città. Tuttavia, quando Amazon mette in luce i limiti di Wi-Fi, 5G e Bluetooth in ottica IoT non ha affatto torto. Ma ciò non vuol dire che il mercato accoglierà a braccia aperte Sidewalk solo perché si basa su buone idee.Amazon, di fatto, dovrà farcelo piacere e dovrà renderlo indispensabile partendo però da una situazione in cui Sidewalk indispensabile non lo è affatto. È esattamente la stessa sfida che ha davanti Google, che sta cercando di imporre il suo standard di connessione per dispositivi IoT chiamato “Thread“, anch’esso basato su reti mesh. Amazon afferma che rilascerà un SDK (acronimo di “Software Development Kit“, una sorta di piattaforma che gli sviluppatori possono utilizzare per realizzare applicativi) per Sidewalk il prossimo anno e che, almeno in teoria, qualsiasi produttore di hardware IoT potrebbe includere una radio a 900 MHz al suo prodotto e utilizzare l’SDK per rendere compatibile il dispositivo con Sidewalk.Ma i produttori di dispositivi potrebbero non essere disposti a costruire hardware compatibile con Sidewalk, almeno finché i consumatori non inizieranno a chiederli e a cercarli sul mercato. Amazon, quindi, dovrà convincere anche i consumatori e potrebbe farlo lanciando una linea di gadget Sidewalk a marchio proprio e integrando la radio a 900 MHz nei suoi dispositivi Echo. Poi Amazon dovrebbe anche rassicurare i consumatori sulla sicurezza di questi dispositivi, considerando che lo spettro a 900 MHz è facilmente intercettabile e, se le trasmissioni non saranno criptate a dovere, la nostra smart home potrebbe trasformarsi in uno smart hell (un vero e proprio “inferno intelligente”) al primo hacker di passaggio con un walkie-talkie in mano.
Fonte Fastweb.it