Anche Microsoft presenta il suo Metaverso

Facebook con l’annuncio del cambio di nome in Meta ha di fatto aperto la strada alla corsa al metaverso, uno spazio virtuale dove poter accedere con il proprio avatar e vivere l’Internet 2.0. Un passo che apre all’evoluzione della rete e del modo in cui ne facciamo uso, che non ha lasciato indifferenti i big dell’hi-tech. A pochi giorni dall’annuncio di Mark Zuckerberg, è arrivato l’evento ignite 2021 di Microsoft, che ha presentato il suo Metaverso in arrivo nel 2022. Il colosso di Redmond metterà nel 2022 a disposizione degli utenti la piattaforma Microsoft Mesh per Teams, tramite cui si potrà accedere al metaverso usando un visore per la realtà aumentata. Ecco cos’è il metaverso di Microsoft e cosa aspettarsi.

Che cos’è il Metaverso

Il termine metaverso nasce nel mondo fantascientifico cyberpunk nel 1992, quando viene usato dallo scrittore Neal Stephenson nel suo libro Snow Crash. Stephenson immagina un nuovo mondo su un piano totalmente digitale: una realtà virtuale dove si vive in spazi virtuali e gli utenti sono rappresentati da un avatar 3D. Un racconto di fantascienza che ora diviene “reale”, grazie alla creazione di un cyberspazio a cui accedere attraverso un visore per la realtà virtuale. Per questo motivo, il metaverso è considerato la naturale evoluzione della rete: stiamo entrando nell’Internet 2.0.

Microsoft Mesh per Teams: cos’è e come funziona

metaversoDurante la conferenza Ignite 2021, Microsoft ha presentato tutte le innovazioni in arrivo nel prossimo anno. Tra queste, spicca il suo metaverso, pensato soprattutto per agevolare lo smart working, e a cui si potrà accedere attraverso la piattaforma Microsoft Mesh per Teams. L’obiettivo è creare un cyberspazio che permetta di condividere esperienze che sono a metà tra il mondo fisico e quello digitale, consentendo alle persone di incontrarsi in ambienti virtuali ospitati nel Cloud di Microsoft utilizzando i propri avatar tridimensionali come presenza digitale. Usando Mesh per Teams, che arriverà entro la prima metà del 2022, si potrà partecipare alle riunioni di lavoro non solo in presenza con la propria webcam, ma anche facendosi rappresentare dal proprio avatar personalizzato, sia 2D che 3D, da qualsiasi dispositivo.

Ogni azienda che utilizza la piattaforma Mesh potrà creare i propri spazi virtuali, così da organizzare riunioni aziendali, ricevere i clienti, fare formazione: insomma, permettere ai dipendenti di socializzare anche mentre sono in smart working.

Altro obiettivo importante è abbattere le barriere linguistiche: Microsoft sta lavorando a un sistema di traduzione automatica che permetta alle persone di interagire nel metaverso anche se parlano lingue diverse. Per poter godere a pieno degli spazi virtuali, la soluzione migliore è quella di dotarsi dei visori VR, che permettono di avere un’esperienza totalmente immersiva. Anche Microsoft propone il suo visore per la realtà aumentata: l’HoloLens 2, destinato soprattutto ai lavoratori e il cui costo parte dai 3899 euro.

La corsa al metaverso

metaversoSe nel 1992 il metaverso era solo frutto dell’immaginazione di uno scrittore e del mondo cyberpunk, oggi sta diventando una realtà. Mark Zuckerberg non ha mai fatto segreto del suo interesse nella creazione di un metaverso, un mondo totalmente digitale dove far incontrare le persone da tutto il mondo. Ad agosto 2021, in una intervista rilasciata a The Verge, Zuckerberg ha spiegato quali erano i suoi progetti per il metaverso e quali scenari futuri si attendeva.

Un cyberspazio formato da tanti spazi virtuali differenti, dove le persone possano incontrarsi come in una piazza digitale.

Un sogno che prende forma per il fondatore di Facebook, che ha annunciato il cambio di nome della sua compagnia in Meta, la cui divisione Reality Labs sviluppa software e hardware di largo consumo, come il visore VR Oculus Quest per entrare negli spazi virtuali. La corsa al metaverso è iniziata e Microsoft non si è fatta di certo trovare impreparata, annunciando l’arrivo nel 2022 della piattaforma Mesh per Teams. Le due compagnie big tech lavorano per costruire Internet 2.0 e possono contare su miliardi di utenti in tutto il mondo. Facebook e Instagram possono contare su un bacino di miliardi di utenti attivi al giorno, mentre Microsoft conta milioni di utenti giornalieri su Teams e office: un popolo di internauti pronti al balzo nel cyberspazio e a diventare avatar 3D e abitanti del metaverso.

Fonte Fastweb.it

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