L’USB Implementers Forum (USB-IF), organizzazione di supporto per l’avanzamento e l’adozione della tecnologia USB, ha annunciato il 3 settembre 2019 la pubblicazione delle specifiche della nuova versione della connessione, l’USB4. È ragionevole pensare, quindi, che a partire dal secondo trimestre 2020 possano arrivare sul mercato i primi prodotti dotati di questa nuova connessione che cambierà, e anche di molto, il modo in cui usiamo i device elettronici più comuni.Questo perché l’USB4 è molto più veloce della versione precedente, è retrocompatibile e ci permetterà anche di superare una delle più scomode e fastidiose dicotomie dell’attuale mondo dell’informatica: quella tra standard USB e standard Thunderbolt.USB Vs ThunderboltPer molti anni questi due standard hanno convissuto come alternative, ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti. Il Thunderbolt è veloce, versatile, può essere usato per collegare fino a sei dispositivi in catena e, da quando con la versione 3 ha adottato lo stesso connettore dell’USB Type-C, può essere usato anche per ricaricare i dispositivi con questa porta con una potenza fino a 100 Watt. L’USB, invece, è sempre stato molto più economico da integrare nei dispositivi e per questo è molto più diffuso, ma è decisamente più lento nel trasferimento dei dati: l’ultima versione disponibile, l’USB 3.2, ha un limite teorico di 20 Gbps.USB4=ThunderboltDalle specifiche tecniche dell’USB4 emerge chiaramente che questo standard è pienamente basato sulla tecnologia Thunderbolt sviluppata da Intel con l’appoggio di Apple a partire dal 2009. Per questo motivo, oltre ad essere retrocompatibile con i precedenti protocolli USB 2.0 e USB 3.0, il nuovo USB4 è compatibile anche con il protocollo Thunderbolt (ma, attenzione: la compatibilità con Thunderbolt è opzionale e a scelta del produttore, quindi potrebbero essere venduti prodotti non compatibili). E poiché anche l’USB4 mantiene lo stesso fattore di forma dell’USB Type-C, è possibile continuare ad usare i cavetti di questo tipo anche per collegare periferiche compatibili con la nuova versione. Se il cavetto è certificato, potrà reggere anche la velocità massima dell’USB4 (che è identica a quella del Thunderbolt): 40 Gbps.USB4: tutti i vantaggiOltre all’elevata velocità massima supportata, l’USB4 apporta altri importanti vantaggi all’utente. Ad esempio, è possibile usarlo per collegare display e monitor al PC e altri dispositivi che richiedono una elevata banda di trasferimento. Sarà possibile collegare allo stesso controller USB4 persino più display contemporaneamente, senza avere problemi di velocità.Inoltre, l’USB4 risolverà molti problemi di compatibilità tra dispositivi e caricatori perché include al suo interno lo standard USB PD (cioè USB Power Delivery, il protocollo che regola l’erogazione dell’energia per evitare di bruciare i device connessi durante la ricarica veloce). I cavetti USB4, come quelli Thunderbolt, potranno essere sia attivi che passivi: i primi permettono alte velocità di trasferimento, consentono una maggiore lunghezza del cavo e costano molto di più dei secondi. L’USB IF ha deciso che i cavi USB4 di base, con lunghezza massima di 80 centimetri, possano essere anche passivi e, di conseguenza, più economici.USB4: quali dispositivi arriveranno sul mercatoCome detto, il 2020 sarà l’anno della consacrazione dell’USB4. Ma sarà graduale, perché il primo passo dovrà per forza essere l’integrazione dei controller USB4 sui dispositivi più diffusi e sui PC. Come già avvenuto per l’USB 3, inizialmente verranno vendute delle schede di espansione per portare questa connessione anche sui desktop che non ce l’hanno.In questa fase faranno fortuna i produttori di hub USB4: non essendoci molte porte a disposizione nei computer, sarà necessario moltiplicarle e lo standard USB4, con la sua velocità, si presta benissimo ad essere sdoppiato e quadruplicato da un hub. Poi arriveranno i PC con l’USB4 nativo, di fabbrica e quel punto inizieremo a vedere sul mercato molti schermi con connessione USB4 (addio HDMI?), che probabilmente integreranno un piccolo hub USB4 al loro interno, e poi anche hard disk esterni, sistemi audio e, naturalmente, anche smartphone e tablet.Per quanto riguarda gli schermi, c’è da fare una puntualizzazione importante: una delle caratteristiche migliori dell’USB 4 è la capacità di regolare dinamicamente e in modo intelligente la quantità di risorse disponibili quando si inviano video e dati sulla stessa connessione. Supponiamo di avere una connessione USB 4 con un massimo di 40 Gbps di banda e di dover trasmettere un segnale 4K ad un monitor, mentre stiamo copiando molti grandi file a/da un SSD esterno. Calcolando che il flusso video ha bisogno di circa 12,5 Gbps, l’USB 4 assegnerà i rimanenti 27,5 Mbps all’unità di backup senza rallentare il flusso video.USB4: i nomi e i loghi ufficialiL’USB 3 è stato sviluppato in diverse versioni, con caratteristiche leggermente diverse, che hanno portato ad una enorme confusione sui nomi: ad esempio l’USB 3.1 Gen 1, originariamente chiamato solo USB 3.0. Successivamente quello che avrebbe dovuto essere chiamato USB 3.1 è stato denominato USB 3.1 Gen 2, mentre l’USB 3.2 a sua volta è stato chiamato Gen 3.2 2×2. Decisamente poco comprensibile per l’utente medio. Per evitare situazioni del genere anche per l’USB4, invece, l’USB-IF ha deciso di adottare una denominazione semplice e chiara, che definirà esattamente ciò che ogni versione dell’USB4 può teoricamente fare.L’USB4, quindi, avrà solo due versioni e due nomi ufficiali, accompagnati da altrettanti loghi: USB4 20 Gbps e USB4 40 Gbps. Il nome è semplice e parla chiaro: indica chiaramente se una periferica è compatibile con la velocità massima di 40 Gbps o solo con quella inferiore di 20 Gbps. I due rispettivi loghi saranno ancora più chiari, perché riporteranno le scritte USB20 e USB40. I loghi delle porte e dei cavi, invece, saranno quasi identici a quelli dell’USB 3.1 e versioni successive ma avranno chiaramente indicata la larghezza di banda: 20 o 40.Parallelamente l’USB-IF ha fatto lo stesso anche con l’USB 3, ponendo fine alla confusione: tutti i loghi riportano la scritta “Superspeed USB” e, subito sotto, la velocità massima (cioè 5, 10 o 20 Gbps). I loghi dei cavi e delle porte, invece, mostrano il simbolo dell’USB accompagnato dalle lettere “SS” e da un numero che indica la velocità in Gbps: di nuovo 5, 10 o 20.
Fonte Fastweb.it