Si confermano positivi gli indici
delle principali borse europee con i listini Usa contrastati a
cavallo della parità (Dow Jones -0,08%, Nasdaq +0,18%), con dati
sull’occupazione migliori delle stime. La migliore è Amsterdam
(+1,65%), seguita da Parigi (+0,9%), Milano (+0,45%) e Madrid
(+0,35%), mentre Londra (-0,2%) si muove sotto la parità.
In rialzo a 157,3 punti il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi, con il rendimento italiano in rialzo di 4,5
punti al 3,92%e quello tedesco di 3,8 punti al 2,35%. Sale il
dollaro che sfiora gli 0,93 euro e supera le 0,79 sterline,
mentre sul fronte delle materie prime avanza il greggio (Wti
+2,1% a 75,42 dollari al barile) e cede il gas naturale (-0,8%
a 27,96 euro al MWh). Contrastati l’oro (-0,28% a 2.030,6
dollari l’oncia) e l’acciaio +0,57% a 3.849 dollari la
tonnellata.
Sui listini si sente ancora l’effetto dei risultati di fine
anno delle varie società, a partire da Banco Bpm (+1,07%), che
li ha appena diffusi. Effetto conti in particolare per
l’olandese Adyen (+21,54%) che ha stupito gli analisti,
spingendo di rimando anche i rivali come Nexi (+1,58%) in Piazza
Affari. Vola dopo i risultati Kering (+5,15%), che spinge al
rialzo anche Pandora (+4,39%), Cucinelli (+3,34%) e Moncler
(+0,96%). Acquisti su Stm (+3,6%), Stellantis (+1,98%), in
attesa dei conti il prossimo 15 febbraio, e Mediolanum (+1,51%),
fresca di risultati. Effetto conti su Credit Agricole (-5,39%),
deboli anche Standard Chartered (-1,79%), Commerzbank (-1,25%),
Sabadell (-0,84%) e Intesa (-0,6%) a differenza di Unicredit
(+1%).
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