(ANSA) – BOLOGNA, 16 NOV – La pandemia ha messo il turbo agli
acquisti online degli italiani: nel 2020 il 37% dei food shopper
online ha aumentato la spesa destinata ai prodotti alimentari
sui canali online ma ben uno su quattro (24%) ha aumentato – di
oltre il 5% rispetto al 2019 – la spesa per prodotti non food. È
quanto emerge dall’Osservatorio ‘The World after Lockdown’
curato da Nomisma e Crif che ha coinvolto un panel omnibus di
mille italiani tra i 18 e i 65 anni.
L’e-commerce ha subito una spinta complessiva: il 70% degli
intervistati ha fatto almeno un acquisto sul web nell’ultimo
anno e gli italiani hanno continuato a fare spesa digitale anche
dopo il lockdown.
Per quanto riguarda la spesa alimentare online questa per lo
più avviene tramite i siti delle insegne della grande
distribuzione (73%) ma crescono canali alternativi: il 13% ha
provato servizi e app specializzate come Cortilia o Tannico. La
maggior parte predilige la consegna a casa (78%), il 16%
propende per il ritiro presso il punto vendita. Esploso
l’utilizzo dei locker (6%), prima quasi sconosciuto. Chi compra
cibo e bevande online lo fa soprattutto per la possibilità di
acquistare 24 ore su 24 (27%), per evitare code (18%), per non
spostarsi da casa (17%). Chi è ancora legato al negozio fisico
non vuole rinunciare al piacere di fare la spesa dal vivo (37%),
al poter vedere/toccare i prodotti (21%) e poi per i costi di
spedizione considerati alti (10%) e per prezzi non sempre
convenienti dei prodotti (9%). (ANSA).
Fonte Ansa.it