(ANSA) – BRUXELLES, 12 NOV – Gli editori europei sostengono
l’appello di aziende e associazioni tecnologiche alla
Commissione Ue per azioni immediate contro le pratiche di
auto-preferenza di Google, a danno della concorrenza e dei
consumatori. Lo scrivono, in una nota congiunta, le associazioni
degli editori di giornali e riviste, Enpa e Emma, e il Consiglio
degli editori europei (Epc).
Le imprese tech hanno inviato una lettera, con 165 firmatari,
alla commissaria Ue per la Concorrenza, Margrethe Vestager,
invitandola ad assicurare l’adeguamento di Google alle sanzioni
della Commissione Ue del 2017 per abuso di posizione dominante
nella promozione del prodotto Google Search, poi rinominato
Google Shopping.
Finora, secondo imprese e editori, Google non ha rispettato le
misure imposte dall’Ue. Inoltre, sarebbero in corso ulteriori
indagini sul posizionamento di favore, nel motore di ricerca, di
diversi servizi specializzati del big tech, per ricerche di
lavoro, voli, hotel, alloggi e informazioni locali. Imprese e
associazioni esortano dunque la Commissione ad adottare tutte le
misure necessarie per garantire la concorrenza.
“Sosteniamo fortemente i piani della Commissione per
regolamentare i giganti del web in modo più rigoroso”, ha detto
Ilias Konteas, direttore esecutivo di Enpa e Emma. “Tuttavia, la
soluzione più rapida, naturale ed efficace al problema
fondamentale dell’auto-preferenza di Google, è un’applicazione
rigorosa delle misure per un trattamento equo che erano già
state imposte nella decisione sulla concorrenza del 2017”, ha
aggiunto.
LA RISPOSTA DI GOOGLE “Le persone si aspettano da Google i risultati di ricerca più
rilevanti e di qualità, risultati di cui si possano fidare”,
afferma un portavoce di Google. “Non si aspettano che diamo
preferenza a specifiche aziende o tra concorrenti commerciali,
né che interrompiamo l’offerta di servizi utili che permettono
una maggiore scelta e competizione in Europa”. (ANSA).
Fonte Ansa.it