Il Wi-Fi del futuro potrebbe essere in grado di rilevare la nostra presenza fisica

Wi-Fi 6 (802.11ax) è una delle parole d’ordine più alla moda in questo momento. Combiniamo questo con il 5G e avremo la configurazione perfetta, dove molti dei nuovi telefoni in uscita nel 2020 disporranno del supporto sia per il Wi-Fi 6 che per il 5G. Ovviamente, per sfruttare effettivamente le velocità dei dati Wi-Fi più elevate, è necessario anche un router domestico che supporti il ??Wi-Fi 6 e un ottimo piano Internet.Lo stesso vale per il 5G: è necessaria una copertura e un’infrastruttura adeguata in grado di fornire Internet ad alta velocità. Ma le reti wireless potrebbero essere utilizzate in futuro per una trasmissione di dati ancora più rapida, se l’organizzazione che governa lo sviluppo e l’evoluzione del Wi-Fi farà la sua strada.L’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) sta esplorando nuove funzionalità Wi-Fi che formeranno un nuovo standard Wi-Fi, 802.11be, tra cui la connettività tra veicoli e il rilevamento del movimento per interni, per The Next Web. Quest’ultimo è di particolare interesse, poiché potrebbe consentire ai produttori di dispositivi di creare funzionalità di salute e benessere attorno a un dispositivo semplice come un router. Ecco il presidente dell’IEEE Paul Nikolich sull’argomento:“Vogliamo rilevare il movimento delle persone quando si spostano da una stanza all’altra senza avere alcun sensore. La tecnologia è anche abbastanza sensibile da rilevare la frequenza respiratoria perché, mentre si respira, si modificano le caratteristiche RF e le caratteristiche del canale.”Immaginate alcune delle applicazioni, come ad esempio quella di avere un parente anziano in casa: con un punto di accesso Wi-Fi con queste capacità posizionato nell’ambiente domestico potreste essere in grado di sapere se la persona da monitorare sta bene o se, ad esempio, è caduta.Ciò non garantisce che Wi-Fi 7 includerà il rilevamento umano fin dalle sue prime battute. Per non parlare del fatto che saranno necessari almeno altri quattro anni prima che venga pubblicato il prossimo standard.Anche così, le possibilità di far rilevare la presenza umana nella propria rete domestica sono straordinarie, in quanto potrebbero aprire le porte a nuove innovazioni. Un tale sistema potrebbe anche aprire le porte letteralmente. Immaginate di essere fuori casa e di far rilevare la vostra presenza al sistema con un segnale proveniente da un dispositivo che indossate o da un sistema di telecamere per sbloccare automaticamente la porta mentre vi avvicinate. Questa è solo una suggestione, ovviamente, ma è basata sulle osservazioni di Nikolich.Ma prima che ciò accada, l’IEEE dovrà assicurarsi che tali “poteri” siano corroborati da forti protezioni per la privacy che assicurino una sofisticata rete Wi-Fi dalle violazioni. In effetti l”IEEE ha già creato un gruppo di esperti proprio allo scopo di affrontare i problemi di privacy per i prossimi standard Wi-Fi.28 febbraio 2020

Fonte Fastweb.it

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