Inrupt, la startup di Berners-Lee per proteggere privacy e dati online

Se volete lottare contro chi controlla i vostri dati personali, siano essi aziende, governi, ospedali e altre organizzazioni, una startup chiamata Inrupt potrebbe essere un valido alleato. L’idea dell’azienda è semplice: archiviare le informazioni personali separatamente e condividere solo ciò che è necessario con i servizi e solo quando si accede ad essi.

Inrupt chiama queste raccolte di dati “pod” ed è possibile accedervi utilizzando la tecnologia di archiviazione dati open source dell’azienda chiamata Solid. È possibile memorizzare i dati di fitness, ad esempio, quindi condividerli quando l’app Solid del medico ha richiesto l’accesso. Oppure archiviare le proprie foto in un pod, pagare un fornitore di app Solid per scegliere gli scatti migliori, quindi pagarne un altro per stamparli.

Dietro Inrupt c’è un grande nome, ovvero quello di Tim Berners-Lee, inventore del world wide web. Berners-Lee, che ricopre il ruolo di chief technology officer, ha co-fondato l’azienda con l’amministratore delegato John Bruce. Negli ultimi mesi Inrupt ha testato il proprio servizio con la BBC, la NatWest Bank e il National Health Service nel Regno Unito e con il governo delle Fiandre. Lunedì scorso l’azienda ha messo a disposizione di qualsiasi cliente interessato il proprio Enterprise Solid Server, l’infrastruttura che supporta il servizio.

“Le tecnologie che stiamo rilasciando oggi sono la componente di una correzione di rotta tanto necessaria per il web”, ha detto Berners-Lee in un comunicato. “In definitiva, questo nuovo fondamento di fiducia e cooperazione porterà a modelli di business completamente nuovi di cui beneficeranno anche gli utenti”.

L’adozione diffusa di Inrupt, se avrà successo, potrebbe segnare un punto di svolta per Internet, spingendo ad allontanarsi dalle app e dai servizi che raccolgono i nostri dati per offrire annunci personalizzati. Il rovescio della medaglia è che molti servizi che ora sono gratuiti, come la posta elettronica basata sul Web, potrebbero finire per addebitare tariffe ai clienti.

Il lancio di Inrupt arriva quando la privacy è sempre più una preoccupazione, nel settore tecnologico, la cui reputazione ha sofferto di scandali di alto profilo come l’affare Cambridge Analytica di Facebook. La legislazione, che include il Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati e il California Consumer Privacy Act, potrebbe portare l’equilibrio verso la privacy e il successo aziendale di Inrupt.

Berners-Lee è anche presidente del gruppo per gli standard del World Wide Web Consortium, ma il CTO di Inrupt è il suo lavoro principale a tempo pieno, ha detto Bruce a CNET.

Le sfide per Solid e Inrupt includono l’attrazione di una massa critica di persone, aziende e altre organizzazioni. Questo potrà rendere il sistema abbastanza facile da usare in modo che i suoi benefici superino gli eventuali problemi, come l’eventualità che diventi un nuovo canale per abusi e hack. Per aiutare ad affrontare quest’ultima preoccupazione, Inrupt ha assunto Bruce Schneier, un noto esperto di sicurezza informatica, come capo dell’architettura di sicurezza.

La tecnologia di Solid è basata su standard web, quindi le persone potranno usarla tramite un browser web.

L’elenco degli investitori include Glasswing Ventures, Hearst Ventures, Akamai e Octopus Ventures.

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Fonte Fastweb.it

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