(ANSA) – ROMA, 15 SET – Orrore e rabbia alle isole Faroe dove
domenica scorsa sono stati massacrati oltre 1.500 delfini nella
tradizionale caccia che da secoli si svolge nel Paese. Le
terribili immagini che mostrano i cadaveri dei mammiferi sulla
battigia di Skalabotnur a Eysturoy, e il mare color rosso sangue
hanno fatto il giro dei social media scatenando l’ira degli
ambientalisti ma anche di alcune organizzazioni che partecipano
all’evento.
La Grindadrap, così si chiama la pratica barbarica,
consiste nel trascinare i mammiferi, soprattutto balene, a riva
e poi massacrarli con dei coltelli. Ogni anno, riporta la Bbc,
vengono sgozzate circa 600 balene e 35-40 delfini. Il massacro
di domenica è senza precedenti. Nel 1940 ne furono uccisi 1200.
“E’ stato un grande errore”, ha ammesso il presidente
dell’Associazione balenieri delle isole, Olavur Sjurdarberg.
Secondo i media locali, la reazione della popolazione è
stata “di smarrimento e shock a causa del numero
straordinariamente grande” di delfini uccisi Tuttavia un
sondaggio effettuato dalla tv pubblica Kringvarp Foroya ha
rivelato che mentre il 50% delle persone è contraria alla caccia
dei delfini, l’80% è favorevole a quella delle balene. (ANSA).
Fonte Ansa.it