(ANSA) – ROMA, 23 GEN – Il greggio ha chiuso in calo venerdì
(Wti -0,48% a 85,14 dollari al barile e Brent -0,55% a 87,89
dollari al barile) ma la parabola ascendente non sembra sia
finita. L’oro nero ha infatti raggiunto un nuovo massimo (Wti
87,21 dollari e Brent 89,84 dollari) lo scorso 19 gennaio
sull’onda dell’inatteso aumento delle scorte settimanali Usa
(+1,4 miliardi di barili contro i -1,36 miliardi previsti),
diffuse con un giorno di ritardo per la festività di lunedì
scorso, e a seguito delle normali prese di beneficio da parte
degli investitori, che hanno deciso di monetizzare i guadagni
realizzati.
Era dall’ottobre del 2014 che il greggio non superava la
soglia degli 87 dollari (Wti) e degli 89,8 dollari (Brent), e
secondo gli analisti potrebbe procedere ancora al rialzo, sempre
che i contagi da Covid 19 non ne frenino nuovamente la corsa. In
particolare per quest’anno la cifra che circola nelle sale
operative per il Brent è tra gli 80 e i 90 dollari al barile,
mentre il Wti si manterrà come sempre poco sotto. (ANSA).
Fonte Ansa.it