(ANSA) – ROMA, 02 SET – Le autorità dell’Uganda, citate dalla
Bbc, affermano che il Paese sta vivendo un boom di nascite tra i
gorilla, con cinque neonati scoperti nelle ultime sei settimane.
La notizia arriva in concomitanza con la ripresa delle visite
nei luoghi frequentati da questi primati, interrotte a causa
della pandemia di coronavirus. Le visite alle tane dei gorilla
rappresentano oltre il 60 per cento delle entrate che l’Uganda
ricava dalle sue aree protette. Da gennaio sono nati sette
gorilla rispetto ai tre del 2019, ma le ragioni di questo
aumento non sono chiare. A marzo, la maggior parte del settore
turistico ugandese è stato chiuso a causa delle misure
restrittive imposte per arginare la diffusione del coronavirus,
ma ci sono graduali riaperture. Piccoli gruppi di visitatori
sono infatti di nuovo ammessi nelle aree protette con le nuove
procedure di sicurezza, che prevedono l’impiego di mascherine e
il distanziamento fisico. Il bracconaggio è una delle
principali preoccupazioni per le autorità, specialmente durante
il blocco causato dalla pandemia. A luglio, un uomo è stato
condannato a 11 anni di carcere per l’uccisione del popolare
gorilla Rafiki. (ANSA).
Fonte Ansa.it