L’uso dell’intelligenza artificiale in medicina sembra dare i suoi frutti. Gli scienziati del MIT hanno rivelato che la loro AI ha scoperto un composto antibiotico, l’alicina (o Halicin, nome ispirato ad HAL 9000 di 2001 Odissea Nello Spazio), che non solo può uccidere molte forme di batteri resistenti, ma lo fa in un modo nuovo. Laddove molti antibiotici sono ormai lievi rimedi della medicina esistente, l’alicina cancella i batteri distruggendo la loro capacità di mantenere il gradiente elettrochimico necessario per produrre molecole che immagazzinano energia. È difficile da sopportare per i batteri: in un test l’E. coli non ha sviluppato alcuna resistenza in 30 giorni, mentre ha invece combattuto la cipofloxacina antibiotica più convenzionale in tre giorni.Il team è riuscito a sviluppare un sistema in grado di trovare strutture molecolari con i tratti desiderati (ovvero la capacità di uccidere i batteri) in modo più efficace rispetto ai sistemi del passato. A differenza dei metodi precedenti, le reti neurali apprendono automaticamente le rappresentazioni delle molecole, mappandole in vettori continui che aiutano a prevederne il comportamento. Una volta pronti, i ricercatori hanno addestrato la loro AI su 2.500 molecole che includevano sia 1.700 farmaci consolidati che 800 prodotti naturali. Quando è stato incaricato di esaminare una libreria di 6.000 composti, la AI ha scoperto che l’alicina sarebbe risultata altamente efficace.Ora, non aspettiamoci di poter richiedere presto una prescrizione per l’alicina. Il MIT ha usato con successo questa medicina per sradicare il A. baumanii (un’infezione comune per i soldati statunitensi in Afghanistan e Iraq) nei topi, ma non l’ha usata nei processi umani. Questo potrebbe essere solo l’inizio di una tendenza molto più ampia, intendiamoci. Gli scienziati hanno già usato il loro modello per selezionare oltre 100 milioni di molecole in un altro database, trovando 23 candidati. Sperano anche di progettare antibiotici da zero e modificare i farmaci esistenti per aumentare la loro efficacia o ridurre i loro effetti collaterali indesiderati. Siamo ancora lontani dal poter dire di aver trovato una soluzione per eliminare i “superbatteri”. Ma se dovesse eliminarne anche alcuni, potrebbe salvare già molte vite.26 febbraio 2020
Fonte Fastweb.it